Il Castello

Il castello medievale domina la cittadina su un’altura a controllo delle valli del fiume Novara e del Tallarita e del tratto di costa tra Milazzo e Tindari, fino alle Eolie. Purtroppo nessuna fonte è giunta sulla cronologia delle fasi di vita del castello e della sua planimetria. La posizione e i ruderi oggi visibili, con la torre a pianta rettangolari e alcuni tratti di mura perimetrali, rimandano ad età federiciana, ma è verosimile che il nucleo originario sia di età bizantina o araba. Sulle origini del castello purtroppo non si hanno notizie certe; l’unico documento rilevante sarebbe uno scritto del 1154 del geografo Idris che cita la presenza in questi luoghi di una fortezza medievale.

Più tardi nel 1300 v’è invece certezza circa lo svolgersi di diverse azioni militari tese al suo possesso, con personaggi di alto rango quali l’ammiraglio Ruggero di Lauria e il re Federico II che vi soggiornarono fino alla seconda metà del XVII sec. E’ collocato nel punto più alto del rilievo che funge da spartiacque tra i torrenti Tallarita e Mazzarrà e grazie alla sua posizione elevata e privilegiata consente di dominare visivamente la costa tirrenica da Tindari a Milazzo fino alle montagne più interne risalendo il corso dei torrenti. Il Castello è delimitato dai resti di una cinta muraria e da rocce che ne costituivano una difesa naturale; vi si accede dal lato sud, tramite un tortuoso sentiero, che partendo dal paese si inerpica per 100 metri e si ferma davanti ad un varco, creato nelle mura, che fa supporre la presenza, in origine, del portale di accesso.

La pianta è irregolare, con una stretta terrazza naturale, su cui si affacciano parti della cinta muraria merlata ed un muro con finestre poste ad intervalli regolari vicino al quale sorge anche un bastione cilindrico.


 

I reperti